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CINEMA

Fernando Arrabal Terán 

(Melilla, 11 agosto 1932) è un drammaturgo, saggista, regista, sceneggiatore, poeta, scrittore e pittore spagnolo.

Considerato uno degli autori più importanti e completi del XX secolo, Arrabal è spesso visto come l'incarnazione dell'arte contemporanea; è infatti l'unico ad aver collaborato con tutte e tre le icone dell'arte contemporanea: André Breton per il Surrealismo; Tristan Tzara per il Dadaismo e Andy Warhol per la Pop art. Le sue opere teatrali sono tra le più rappresentate al mondo. Si tratta di un teatro che porta spesso all'estremo le tematiche del realismo, dell'assurdità dell'esistenza, della patafisica e dell'impegno civile e politico.
Da bambino subisce un forte trauma per la misteriosa scomparsa del padre, prima condannato a morte e successivamente evaso. A causa di ciò, come ha scritto il premio Nobel Vicente Aleixandrela conoscenza che fornisce Arrabal viene permeata di una luce morale che è contenuta nella materia stessa della sua arte.
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Ha diretto sette lungometraggi. Ha pubblicato quattordici romanzi, circa ottocento libri di poesia, vari saggi tra i quali si evidenziano i testi dedicati al gioco degli scacchi. Le sue opere sono state tradotte in numerose lingue. Ebbe particolare eco la sua Lettera al Generale Franco (Carta al General Franco) pubblicata quando il dittatore era ancora in vita. Alla morte di Franco, il nome di Arrabal appare nella lista dei cinque spagnoli più pericolosi: Carrillo, la Pasionaria, Líster, il Campesino e, appunto, Arrabal. L’opera completa del suo teatro, edita nelle principali lingue, è stata pubblicata in due volumi di più di duemila pagine nella collezione Clásicos Castellanos (Classici Spagnoli) della casa editrice Espasa nel 1997 e aggiornata nel 2009.
Nel 1963, con Alejandro Jodorowsky e Roland Topor, fonda il Gruppo Panico. Dal 1990 è Trascendent Satrape del Collegio di Patafisica. Amico di Andy Warhol e di Tristan Tzara, fece parte per tre anni del gruppo surrealista di André Breton; per questo motivo, Mel Gussow lo definisce l’unico sopravvissuto delle «tre reincarnazioni della modernità».
« Fernando Arrabal è autore di un teatro geniale, brutale, sorprendente e gioiosamente provocatorio. Un potlatch drammatico in cui i rottami delle nostre società “avanzate” si carbonizzano nel festoso recinto di una rivoluzione permanente. Eredita la lucidità di un Kafka e l’umore di un Jarry; per la sua violenza viene paragonato a Sade o ad Artaud. Ma probabilmente è l’unico ad aver portato lo scherno così lontano. Gioiosamente ludica, ribelle e boema, la sua opera è la sindrome del secolo del filo spinato: una forma di rimanere in guardia »
Dal Dictionnaire des littératures de langue française (Edizioni Bordas).
                                                                                                            qualcosa in più Fernando_Arrabal

ITALO MOSCATI,

 scrittore e regista, sceneggiatore. Nato a Milano, vive e lavora a Roma dal 1967. Ha collaborato con Liliana Cavani( scrivendo tra l’altro “Il portiere di notte”), Luigi Comencini, Giuliano Montaldo. Ha svolto e svolge attività di critico teatrale e cinematografico per numerosi giornali e riviste, oltre che per SatCinemaWorld e Hollywood Party. E’ stato capo dei Servizi sperimentali della Rai-Tv producendo i primi film di Gianni Amelio, Maurizio Ponzi, Peter Del Monte e altri, lavori di Jean Luc Godard, Glauber Rocha e Marco Ferreri; è stato anche vicedirettore di RaiEducational. Per quattro anni si è occupato come presidente del Centro d’arte contemporanea di Prato, per nove del Premio Libero Bizzarri per il documentario (per sei anni ne è stato il direttore artistico). Ha scritto dieci commedie messe in scena da Ugo Gregoretti, Piero Maccarinelli e Augusto Zucchi. Ha diretto per la tv il serial “Stelle in fiamme” e il film “Gioco perverso”, oltre a numerosi documentari e inchieste tra cui “Il castello di sabbia”, “Tornerai”, “Risvegli d’Italia”, “Passioni nere” e la Trilogia della Paura (“La guerra perfetta”, “Maschere”, “Nomadi”) dedicata alla situazione creatasi dopo l’11 settembre 2001. E’ autore di “Occhi sgranati” sull’emigrazione italiana che è stato presentato alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro e in altri festival.Ha realizzato nel 2004 dieci puntate di “I Tg della Storia” e lavora a “Adolescenti ovvero principianti assoluti” e “Viziati- Quanto ci hanno rovinato cinquant’anni di tv?”. Tra i suoi ultimi libri: “Pasolini e il teorema del sesso”, “Il cattivo Eduardo”, “1967-Tuoni prima del Maggio” , “1969- Un anno bomba”, “1970- Addio Jimi”, “2001- Un’altra Odissea”, “Le scarpe di Jack Kerouac” e “Anna Magnani”.



Josh Schwartz 

(Providence, 6 agosto 1976) è uno sceneggiatore, regista e produttore televisivo statunitense.
È noto per essere l'ideatore delle serie televisive The O.C., Gossip Girl e Chuck.
Nato da genitori ebrei statunitensi entrambi designer di giocattoli per la Hasbro. Frequenta prima la Wheeler School nel Rhode Island, poi si laurea alla USC School of Cinema-Television nel 1999. Già al primo anno di college, Schwartz vende la sua prima sceneggiatura per ben un milione di dollari.
A soli 26 anni, Schwartz crea per la Fox la serie televisiva The O.C.. Come sceneggiatore, ha scritto anche diversi pilot televisivi, tra cui Brookfield e Wall to Wall Records, che tuttavia non hanno dato origine a serie televisive.
Nel 2007 è l'ideatore di due nuove serie televisive, Gossip Girl e Chuck, la prima in onda sul canale The CW e la seconda su NBC.


Uccellacci e uccellini 

è un film del 1966 diretto da Pier Paolo Pasolini, interpretato da Totò e da un esordiente Ninetto Davoli, presentato in concorso al 19º Festival di Cannes[

OCI CIORNIE

Oci ciornie è un film del 1987 diretto da Nikita Sergeevič Michalkov, ispirato ad alcuni racconti di Anton Čechov.
Presentato in concorso al Festival di Cannes 1987, è valso a Marcello Mastroianni il premio per la migliore interpretazione maschile[1] e una candidatura ai Premi Oscar 1988 come miglior attore.




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